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La tutela dei diritti umani, sociali e civili, passa dalla capacità delle persone – e in particolare dei giovani – di attivarsi in prima persona nell’identificazione e denuncia delle violazioni perpetrate a ogni livello. Soprattutto negli ultimi anni, assistiamo a continui episodi, in tutto il mondo, di abusi istituzionali al di fuori delle regole del diritto e delle convenzioni internazionali.

Nel corso delle mobilità del progetto Us and Them, finanziato dall’EACEA (Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura) nell’ambito del programma Erasmus +, ci siamo più volte interrogati insieme alle organizzazioni partner e a tutti i partecipanti sul ruolo della popolazione giovanile come promotrice e garante delle libertà individuali e dei diritti sociali. Dalla condivisione delle esperienze portate avanti in Italia, Argentina, Spagna e Colombia è emersa una preoccupazione per certe derive violente da parte delle istituzioni pubbliche nei confronti di manifestanti, attivisti per i diritti umani e semplici cittadini. Al riconoscimento del diritto di manifestare le proprie rivendicazioni politiche, previsto da tutte le democrazie, spesso non si associano comportamenti consoni da parte delle forze dell’ordine o in generale delle istituzioni. Revista Crisis, partner argentino del progetto, ha condiviso le proprie competenze nella costruzione di strumenti di attivismo partecipativo dal basso. Partendo da esperienze di ricerca e azione condotte al livello locale, sulla base dei dibattiti tenuti insieme ai partecipanti alle attività, è stata prodotta una guida che possa aiutare i giovani attivisti a dotarsi di strumenti di monitoraggio sui fenomeni di violenza istituzionale e di violazione dei diritti umani in senso lato, replicabili e adattabili a ogni contesto. La “Guida per creare una mappa” parte dall’esperienza della mappa della polizia condotta da Revista Crisis sulla città di Buenos Aires, ma rappresenta un utile supporto per tutti i giovani che intendano coniugare ricerca sociale e attivismo.

Dotarsi di strumenti, raccogliere dati, analizzare per costruire azioni di tutela dei diritti: questo è il processo che, grazie alla guida, sarà possibile sperimentare in ogni contesto.
Allo stesso tempo la guida vuole spingere i giovani a costruire relazioni, ad agire collettivamente mettendo a disposizione del gruppo le proprie conoscenze ed esperienze.
La guida contiene una prima parte teorica, in cui si esplorano le ragioni dell’importanza di dotarsi di strumenti di monitoraggio e attivismo. Nella seconda parte è raccontata la buona pratica della Mapa de la policia di Buenos Aires, ancora in fase di implementazione continua e strumento centrale nella protezione dei diritti civili. Infine, sono presentate delle informazioni sulle modalità di costruzione di una piattaforma e sulla metodologia impiegata per la raccolta dati.

Potete o leggere online o scaricare la metodologia in italiano, inglese e spagnolo.
La metodologia è stata utilizzata anche per dare vita a RADAR, una piattaforma che rendesse visibile il fenomeno della radicalizzazione e di elaborare strategie di autodifesa dei diritti umani. La piattaforma interattiva dà la possibilità ad attivisti provenienti dal continente Europeo e Latinoamericano di condividere e confrontarsi su attacchi perpetrati da movimenti autoritari e radicalizzati a danno dei diritti fondamentali e della democrazia. Inoltre la piattaforma mappa questa tipologia di aggressioni negli ultimi 3 anni (dal 2020 al 2023) nei 4 Paesi coinvolti nel progetto: Italia, Colombia, Argentina e Spagna.

Qui il link per accedere al sito: http://ra-dar.site/

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