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sabir_fest_2016_bannerE’ un’edizione speciale questa del Sabir Fest 2016, un’edizione doppia dato che il Sabir si espande e arriva a includere due città in due settimane di programmazione diversamente declinati (“Vuoti di memoria”, Messina 6-9, “Città arcipelago”, Catania 13-16) in un’ottica di creazione di spazi in cui si possa parlare del futuro del Mediterraneo, di culture e cittadinanza mediterranea.

Il Sabir Fest, che nasce nel 2014 da un’iniziativa di Mesogea, COSPE onlus, Associazione Musicale Etnea, People on the Move e Sabir Srl, ha una dimensione culturale, letteraria, artistica ma anche una dimensione politica e di dibattito sulle sfide del Mediterraneo.

Anche quest’anno il Festival sarà uno spazio per la consueta mostra-mercato (Sabir Libri), che vedrà 55 case editrici presenti e un ampio spettro di presentazioni con autrici e autori. Tra i libri, “Guerra contro la gente”  di Jeff Halper a dialogo con Lorenzo Trombetta e “Migranti e territori, il lavoro i diritti l’accoglienza” di Pina Sodano e Marco Omizzolo, “Qualcosa là fuori” di Bruno Arpaia.

La rassegna DiScordanze teatrali offrirà performance artistiche in tutte le serate del festival, in parallelo alla rassegna cinematografica di Visioni DiScordanti, che vanta quest’anno anche una preziosa collaborazione con il Subsersive Festival e con il “Terra di tutti”, il film festival dedicato al cinema sociale presente con due anteprime: “Girl’s War” di Mylene Sauloy sulle donne combattenti curde e “Echoes of the Shadows” di Dima Al Joundi, sulla situazione dei profughi in Libano. Quest’ultimo con la presenza della regista e dell’attore protagonista siriano, in una sessione moderata da Raffaella Cosentino.

Sabir Comics invece offrirà due momenti laboratoriali di fumetto in parallelo con gli illustratori Lelio Bonaccorso e Cem Dinlenmis e si concluderà con un dibattito sul futuro della graphic novel con Takua Ben Mohamed, Barbara Spadaro, Elettra Stambulis e Pietro Scarnera.

Sabir Fest: politica e attualità legata al Mediterraneo

sabir_fest_2016_logoNato nel 2014 da un’idea e proposta di COSPE onlus, Sabir Maydan ha affiancato il Sabir Fest fin dall’inizio per poi diventarne parte integrante e significativa: Sabir Maydan vuole oggi essere una “piazza” (Maydan in arabo) in cui far convergere attivisti provenienti dal tutto il Mediterraneo.

Non solo per approfondire e condividere temi comuni, ma per contribuire a creare, attraverso un’azione civile e politica e con strumenti concreti, una cittadinanza attiva trans-mediterranea e sviluppare dei progetti comuni. Il Sabir Fest si aprirà pertanto con una sessione speciale giovedì 6 ottobre che riassume il cuore delle tematiche del Maydan con personalità di rilievo del pensiero mediterraneo.

Il programma della sezione Sabir Maydan prevede come sempre incontri pubblici e laboratori interni con e tra gli attivisti partecipanti. I cosiddetti “dialoghi” aperti al pubblico per questa edizione saranno sei.

Tra i temi affrontati: il programma Erasmus Plus 2014-20 e le sinergie euromediterranee, la situazione siriana, la Turchia e delle sue politiche, laa crescente radicalizzazione dei giovani dell’area e, infine, di nuove forme alternative di viaggio lunghe le vie e le rotte del Mediterraneo.

Sarà poi dedicato all’Egitto e al caso Regeni uno degli incontri finale (domenica 9 ottobre 16.30- 18.30), ospiti Tina Marinari, Responsabile Campagna Giulio Regeni di Amnesty International, Ibrahim al-Heggi e Nagwan al-Ashwal, European University Institute, attivisti egiziani.

Sabir Fest in numeri

46 attivisti, tra giornalisti, avvocati, intellettuali. 85 tra scrittori e artisti. 55 case editrici presenti al Sabir Fest, che anche quest’anno sarà dedicato tre figure simboliche del Mediterraneo: Padre Paolo Dall’Oglio, Alaa Abd El Fattah, Chinyery Namdi.

Il programma completo e le bio degli ospiti sono disponibili sul sito internet del Sabir Fest.