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Parlare di benessere e salute sessuale, contraccezione, diritto all’aborto e farlo a bordo di un furgone 9 posti. Così operatrici del terzo settore, esperte in educazione sessuale e professionist3 sanitari3, tra cui ginecolog3 e ostetrich3, raggiungono le periferie di Palermo, i paesi dell’entroterra e le comunità di territori che spesso hanno limitato accesso a presidi di salute sessuale e riproduttiva o dove è ancora difficile trattare argomenti percepiti come tabù in ambienti educativi, dalla scuola alla famiglia.

Il nuovo progetto promosso da Maghweb e realizzato in seno alla campagna di informazione e sensibilizzazione Non è un veleno viaggia su quattro ruote e abbatte stereotipi intorno al sesso, educa al consenso per contrastare la violenza di genere e informa sulle infezioni sessualmente trasmesse, contribuendo a promuovere pratiche sessuali sicure.

Grazie al supporto della Fondazione Prosolidar, Maghweb ha attrezzato un’unità operativa mobile per programmare giornate di sensibilizzazione e informazione sul benessere e sull’educazione sessuale, offrendo in modo itinerante consulenze gratuite e sessioni informative con ostetric3 e ginecolog3 per rispondere alle domande e alle preoccupazioni delle persone, materiale divulgativo sulle risorse e i servizi disponibili sul territorio, ma anche contraccettivi a barriera, test di gravidanza e dispositivi per la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse. Il progetto offre inoltre uno spazio dedicato all’educazione sessuale con attività non formali su consenso e sessualità consapevole.

Il percorso ha segnato la sua prima tappa con la partecipazione al Festival “Culture Diverse, Nuovi Popoli”, organizzato dall’associazione Tinca Timpa in un piccolo paese dell’area dei Sicani, Santo Stefano Quisquina. Il furgone ha viaggiato per le strade tortuose dei monti Sicani e durante le tre giornate di iniziative culturali e concerti ha incontrato giovani e adulti abitanti del centro agrigentino e i tanti partecipanti al festival arrivati da varie parti d’Italia e d’Europa che si sono soffermati per porre domande, fornire nuovi spunti e incoraggiarci a continuare questo percorso anche su strada.

La salute sessuale e riproduttiva è un diritto umano fondamentale, per questa ragione la battaglia per renderlo davvero accessibile, sicuro e garantito non è più rinviabile.