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47 anni fa iniziava il Festival di Woodstock jimi
Jimi Hendrix sul palco del Festival di Woodstock

Era il 15 agosto 1969, esattamente 47 anni fa, quando iniziò il Festival di Woodstock, il più grande evento musicale mai organizzato.

L’evento si svolse a Bethel, piccola città rurale dello Stato di New York, e si protrasse fino al 19 agosto quasi ininterrottamente. Era il periodo in cui la cultura Hippie raggiunse il suo apice e non a caso il Festival è ricordato con l’espressione “3 Days of Peace and Rock Music”, ovvero “tre giorni di pace e musica rock”.

Ad ogni modo il concerto non prese il nome di Bethel ma dalla confinante cittadina di Woodstock che già era conosciuta per le sue attività artistiche. L’evento può essere considerato come l’ultima grande manifestazione del movimento che da allora si diffuse, peraltro, sempre più fuori dagli Stati Uniti, perdendo però l’originalità che avevano permesso in quegli anni eventi come il Monterey Pop festival, la Summer of Love di San Francisco e, appunto, il Festival di Woodstock.

Woodstock era stato ideato come un festival di provincia ma in realtà accolse inaspettatamente più di 400.000 persone, forse un milione secondo fonti non confermate, pronte ad ascoltare e ballare sulle note dei trentadue musicisti e gruppi, che si alternarono sul palco, il tutto condito da fiumi di cannabis e LSD. Fu così che il festival ebbe una grande carica simbolica, che permane ancora oggi, ma fu innanzitutto un grande evento della storia del rock e del costume.

I promotori del festival furono Michael Lang, John P. Roberts, Joel Rosenman e Artie Kornfeld.

Tutto ebbe inizio quando Roberts e Rosenman pubblicarono un annuncio sul New York Times e sul Wall Street Journal, presentandosi come “Challenge International, Ltd.”. L’annuncio recitava testualmente: “Uomini giovani con capitale illimitato cercano interessanti opportunità, legali, di investimento e proposte d’affari. Lang e Kornfeld li contattarono, e con loro progettarono uno studio di registrazione da mettere su nel vicino villaggio di Woodstock, un luogo dall’atmosfera ritirata e tranquilla.

Presto, però, l’idea dello studio fu accantonata per un più ambizioso festival musicale e artistico. Roberts era incerto se abbandonare l’iniziativa, considerano le perdite che vi aveva subito, ma alla fine decise di restare nel gruppo e finanziare il Festival.

Woodstock era per loro un’iniziativa commerciale, che chiamarono appunto “Woodstock Ventures“, era chiara dal nome l’idea di guadagnare. Divenne una manifestazione ad ingresso libero quando gli organizzatori si accorsero di stare attirando centinaia di migliaia di persone in più del previsto: circa 186.000 biglietti erano stati acquistati in prevendita.

Il primo ad esibirsi fu Richie Havens,seguito daJohn Sebastian, The Incredible String Band, Joan Baez, Carlos Santana, Canned Heat, The Who, Creedence Clearwater Revival, Joe Cocker, Jimi Hendrix e tanti altri ancora.

Vi furono anche alcuni inviti respinti da nomi di altrettanto prestigio quali John Lennon con i Beatles che mise come condizione l’invito della band della compagna Yoko Ono, i Led Zeppelin , i Doors e i Procol Harum.

Un festival omonimo viene riproposto ogni dieci anni e, nel 1994, per celebrare i venticinque anni da allora. Ogni volta vengono ospitati nuovi artisti da affiancare ai musicisti già protagonisti su quel palco. L’obiettivo di questi eventi è dare un’idea della trasformazione della società, in particolare negli Stati Uniti, dalla prima ispirazione hippie alle edizioni più recenti.

A vanificare in parte tutto sono stati gli episodi di violenza che hanno macchiato alcune edizioni e la sfumatura commerciale che rendono ben lontani questi festival dall’originale atmosfera allegra, ispirata alla fratellanza e alla pace del primo concerto.

In realtà il mito dell’evento improvvisato con artisti che si alternavano in maniera quasi casuale fu spazzata via quasi subito vista l’immediata pubblicazione di un disco live dell’evento e di un documentario, ma il Festival di Woodstock rimane una delle più grandi manifestazioni mai viste e simbolo dell’epoca, rimasto punto cardine della storia della musica e della società.