Il Comune di Palermo accoglie la proposta delle realtà associative impegnate nella difesa e promozione dei diritti delle donne Maghweb, UDI – Palermo, NaKa e Progetto Violetta, di ridisegnare lo spazio pubblico in città dedicando quaranta spazi urbani a quaranta donne significative per la Sicilia.

Le associazioni costituiranno con il Comune di Palermo un tavolo tecnico per individuare gli spazi di memoria, secondo un calendario concordato, che ospiteranno targhe commemorative, per ricordare e diffondere le storie di quaranta donne che hanno rivestito un ruolo di capitale importanza nello sviluppo e nella storia della Regione. Da Rose Montmasson, partecipante alla Spedizione dei Mille e convinta repubblicana a Maria Montuoro, partigiana palermitana che, anche internata in un campo di lavoro, continuò con caparbietà la propria resistenza, danneggiando gli ordigni bellici del Reich.

La proposta è stata avanzata nell’ambito del progetto “Palermo è fimmina” sostenuto dall’Agenzia Nazionale Giovani, promosso dall’associazione Maghweb che, insieme a un gruppo di volontarie, sta conducendo delle azioni volte alla sensibilizzazione della cittadinanza su temi di genere, incentrandosi sull’equità e sul rapporto tra donna e spazio pubblico. Il progetto si propone infatti di incrementare la presenza della figura femminile nello spazio urbano, al fine di opporsi alla dicotomia che vede la donna angelo del focolare, relegata all’ambiente domestico, e l’uomo attore attivo nello spazio pubblico. Tale dicotomia è lesiva tanto per l’uomo, che viene deriso laddove non abbia un lavoro e si occupi di mansioni domestiche, che per la donna, che nello spazio pubblico è percepita come un’intrusa o al massimo come un oggetto passivo del desiderio maschile. 

“Riteniamo che sia proprio l’assenza di rappresentazione della donna a generare fenomeni quali le molestie di strada, apprezzamenti non richiesti e addirittura inseguimenti – spiega Emilia Esini, referente del progetto “Palermo è fimmina”. La rappresentazione della donna passa anche attraverso la toponomastica e non occorre un’analisi approfondita per rendersi conto che nella nostra città, che non fa eccezione rispetto agli altri centri italiani gli spazi intitolati a donne sono pressoché assenti”. A Palermo infatti solo lo 0,9% degli spazi pubblici è intitolato a donne. “Tale disparità non è certamente frutto della scarsità di figure femminili, siciliane o fortemente legate alla nostra regione, che meritano un luogo pubblico in loro onore, ma di un retaggio patriarcale, che vuole la donna esclusa dallo spazio pubblico” conclude Emilia Esini.  A fronte di una ricerca condotta le volontarie del progetto con le associazioni firmatarie hanno identificato quaranta donne alle quali è doveroso concedere spazi di memoria a Palermo. Un elenco non esaustivo ma rappresentativo che si apre a proposte da parte di tutta la cittadinanza, invitata a segnalare altre storie significative inviando una mail a maghweb@maghweb.org

A.P.S. Maghweb
UDI – Palermo
NaKa
Progetto Violetta