Le iniziative del progetto My Body is My Own hanno permesso alle realtà partner e alle comunità dei Paesi coinvolti di creare uno spazio di confronto e scambio di conoscenze attraverso eventi informativi, incontri internazionali e momenti di sensibilizzazione per identificare e contrastare la disinformazione nell’ambito dei diritti sessuali e riproduttivi, e promuovere momenti di dialogo aperti sulla necessità di garantire a tutti e tutte programmi di educazione sessuale che includano l’accesso a informazioni accurate e al pieno esercizio dei propri diritti.
Occasioni durante le quali abbiamo incontrato e conosciuto buone pratiche di solidarietà, capaci di restituire dignità e libertà di scelta in contesti in cui i diritti umani, e in particolare quelli sessuali e riproduttivi, sono minacciati e addirittura negati. Un dialogo arricchente e stimolante che ha aperto la strada a una maggiore consapevolezza sulle sfide comuni, ma anche sulle possibili soluzioni e su modelli sviluppati spesso dal basso da replicare e adattare in contesti differenti.
Abbiamo raccolto alcune di queste esperienze sviluppate in Italia, Polonia e Portogallo in un manuale di buone pratiche che le sintetizza, per renderle patrimonio informativo e di confronto collettivo: scaricalo in lingua inglese e in italiano.
The initiatives of the My Body is My Own project allowed the partner realities and communities of the countries involved to create a space for confrontation and knowledge exchange through information events, international meetings and awareness-raising moments to identify and fight misinformation in the field of sexual and reproductive rights, and to promote moments of open dialogue on the need to guarantee sexual education programmes to all and sundry that include access to accurate information and to the full exercise of their rights.
Occasions during which we met and got to know good practices of solidarity, capable of restoring dignity and freedom of choice in contexts where human rights, and in particular sexual and reproductive rights, are threatened and even denied. It was an enriching and stimulating dialogue that paved the way for greater awareness of common challenges, but also of possible solutions and models often developed from below to be replicated and adapted in different contexts.
We have collected some of these experiences developed in Italy, Poland and Portugal in a handbook of good practices that summarises them, to make them informative and for collective comparison: download it in English and Italian.