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di Claudio Puccio – Non ha tardato ad arrivare la reazione di Ballarò e dell’intera città, al grave episodio di cronaca avvenuto sabato scorso in pieno centro a Palermo e che ha visto, suo malgrado, coinvolto e ferito gravemente Yusupha Susso, un ragazzo di 21 anni originario del Gambia.

La sua unica “colpa”, è stata quella di non aver girato la testa dall’altra parte e aver reagito ad una prepotenza. L’episodio ha creato molta enfasi in città, per chi non lo conoscesse nei dettagli può leggere qui la notizia http://goo.gl/zCDKMj.

Yusupha, che è rimasto miracolosamente in vita e le cui condizioni nelle ultime ore sembrano per fortuna migliorate, è un esempio di integrazione in città: il 21enne infatti è perfettamente inserito nella quotidianità di Palermo, città in cui studia e lavora e in cui è riuscito a stringere amicizie vere che proprio in queste ore difficili si stanno rivelando tali.

Ma non è del gravissimo fatto in sè che vogliamo parlare, ma della reazione del quartiere Ballarò e della città intera. Tutti i cittadini, infatti, sono rimasti colpiti dall’accaduto e hanno deciso di dimostrare il loro sdegno verso ogni atto di violenza con un atto concreto.

Varie associazioni, così come cittadini italiani e stranieri, sociologi, assistenti sociali, il coordinamento del Palermo Pride, il Forum antirazzista e la parrocchia di Santa Chiara, sabato sfileranno in corteo uniti per le vie del rione storico per spezzare il clima di odio e paura che si è creato dopo il ferimento del giovane gambiano.

Il tutto è stato deciso nel corso di una riunione indetta dall’Assemblea cittadina SOS Ballarò alla quale hanno partecipato i soggetti citati, così come i rappresentanti della Consulta delle Culture e numerose altre realtà.

L’appuntamento è per le 10.30 a piazza Bologni, il corteo passerà da via Maqueda, poi entrerà in via delle Pergole per attraversare il mercato di Ballarò e arrivare al campo di bocce. Un Luogo simbolo, perché Yusupha sabato scorso tornava proprio da quel campo, dove un gruppo di ragazzi, sotto il nome di Baddarhome, si incontra per riqualificare quella zona del mercato.

Questa è la risposta che la città vuole dare contro la violenza e la criminalità.

Dalla rabbia si vuole creare un sentimento positivo che porti a reagire e far emergere la parte buona della città, quella stragrande maggioranza di cittadini che si ribella a tutto ciò.

Sui social network la notizia è già rimbalzata, ed è stata creata su Facebook la pagina dell’evento di sabato prossimo, qui consultabile, e in cui si possono trovare ulteriori informazioni: https://goo.gl/ntvq5R.

Per chi volesse approfondire ulteriormente e leggere alcune dichiarazioni di chi vive quotidianamente queste realtà, vi rimandiamo alla lettura di questo articolo http://goo.gl/gDxFY0.