sound escape

Da qualche settimana stiamo accompagnando un gruppo di giovani in un percorso interiore di riscoperta del silenzio, dell’importanza dell’ascolto e della respirazione come strumenti di controllo degli impulsi violenti.
Lontani dal frastuono e dai rumori confusi della città, ci siamo fatti trasportare dai suoni e dalle frequenze della natura. All’interno della Riserva Naturale di Capo Gallo abbiamo ascoltato lo sciabordio delle onde sulle coste rocciose e tra le querce e i sugheri del bosco della Ficuzza abbiamo sperimentato la tecnica del soundscaping, registrando il cinguettio degli uccelli, il passaggio degli animali selvatici tra le foglie e il vento tra gli alberi.
Conclusa la fase di archiviazione sonora, ci focalizzeremo sulle frequenze a 432 Hz per creare assieme ai ragazzi delle tracce musicali di tipo ambient-sound, delle strutture audio fortemente rilassanti, capaci durante l’ascolto di abbassare le frequenze vibrazionali umane “accordandole” con stati emotivi di pace e relax interiore.
Un percorso sperimentale basato sulla meditazione come approccio utile nella gestione delle istintualità violente e della conflittualità che stiamo condividendo, tra Palermo e Milano, con i compagni di HRYO Human Rights Youth Organization e di Liberation Prison Project Italia, realtà attiva nella Casa di Reclusione di Bollate.
Il percorso si realizza nell’ambito di Sound Escape, progetto di contrasto alla violenza sulle donne sostenuto Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, linea di intervento Programmi di trattamento degli uomini maltrattanti