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Il progetto Social Communication Forum 2.0, oltre a rappresentare un importante occasione di scambio di buone pratiche sulla comunicazione sociale tra quattro differenti realtà sociali attive in Italia, Grecia, Polonia e Lituania, è stato anche un momento di conoscenza, approfondimento e ricerca su un approccio alla comunicazione che cambia a seconda delle aree geografiche e quindi dei contesti polititici. Ecco perché il lavoro preliminare sul quale ci si è concentrati è stato l’individuazione di una definizione comune di “comunicazione sociale”: quella forma comunicativa prodotta dalle organizzazioni della società civile capace di supportare i loro processi di advocacy, promuovere cambiamento rafforzando l’impatto delle proprie azioni e dar vita a un processo di auto-narrazione e disseminazione sul proprio lavoro e sulle questioni che le vedono quotidianamente impegnate. 

Obiettivo della ricerca è fornire delle linee guida non solo ai comunicatori, ma anche al loro pubblico, dando degli strumenti per sviluppare il pensiero critico e saper distinguere la comunicazione delle realtà profit e da quelle no-profit, ma anche esplorare lo stato dell’arte della comunicazione sociale in Europa, individuando differenze e punti in comune.

Mentre i Paesi mediterranei come l’Italia e la Grecia devono affrontare questioni internazionali come i flussi migratori, i Paesi del nord-est europeo (Lituania, Polonia) devono lottare contro i problemi interni (tutela dei diritti umani, partecipazione politica, questioni economiche).

Anche se l’attivismo sociale è ampiamente diffuso e sviluppato in Europa, il tipo di impegno, i temi e la tipologia del volontariato sono diversi, così come l’interesse dei giovani e il loro ruolo. Pertanto, anche l’approccio alla comunicazione sociale è diverso, così come i temi principali.

Un punto comune delineato dalla ricerca è la polarizzazione del dibattito sui temi sociali, sia in politica che nella comunicazione: con l’ascesa dei movimenti politici di estrema destra, è emerso un approccio violento che si esprime in discorsi di odio e in una comunicazione corrotta e non etica. Una delle domande rivolte ai partecipanti al focus group era: quali sono i principali problemi sociali attuali nel vostro paese? Mentre i paesi mediterranei hanno risposto principalmente ai rifugiati/migranti e alla crisi economica e di sicurezza, i cittadini della Polonia e della Lituania hanno risposto all’aborto, ai valori cattolici e all’uguaglianza sessuale. Tuttavia, l’idea di una comunicazione sociale qualitativa era molto simile nei quattro Paesi. In tutti, i partecipanti hanno illuminato alcuni punti chiave: le connessioni con il proprio audience, il linguaggio comprensibile, la capacità di essere critici e di citare le fonti, e infine l’etica. 

Per approfondire, consulta la ricerca completa nel pdf in basso: 

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