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Nostalgia, paura, malinconia, gioia e sollievo. Il trionfo dell’emancipazione. La linea sottile tra il ridere e il piangere. Quali emozioni suscitano i film in noi? E come? Queste le domande affrontate dall3 giovan3 e giovanissim3 appassionat3 di cinema a Palazzo Adriano, grazie a due workshop di visione interattiva organizzati nell’ambito del progetto Bright Lights con registi e animator3 cultural3 italiani e polacchi in occasione del “Paradiso film fest”, evento di partecipazione culturale che annualmente si tiene nel piccolo paese.

Guidat3 nella visione dei film più epici del cinema mondiale e dei cortometraggi di registi emergenti del cinema indipendente italiano, l3 giovan3 spettator3 hanno imparato come i diversi elementi di un film (suono, fotografia, sceneggiatura, luce) ci portano a viaggiare, in solitudine e in compagnia, nelle galassie più varie di emozioni, sensazioni e ricordi.

Grazie ai nostri amici e alle nostre amiche della Wrocławska Fundacja Filmowa e al Museo Cinema Paradiso per aver ospitato le azioni di Bright Lights, un’iniziativa di Maghweb sostenuta dall’Agenzia Italiana per la Gioventù e sviluppata in partenariato con Wrocławska Fundacja Filmowa, la fondazione cinematografica impegnata nella promozione del cinema polacco e delle produzioni indipendenti di giovani regist3 e produttor3.

Esperienze emotive collettive durante la visione di
“Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Miloš Forman

Ti ritrovi sedutə nelle tenebre fitte del cinema. C’è un silenzio profondo, fitto, di disperazione, dolore, delusione. Hai appena visto la caduta tragica del protagonista di One Flew Over the Cuckoo’s Nest – l’oppressione assoluta della mente brillante di Randle McMurphy, interpretato da Jack Nicholson. Ma dalla brutalità emerge Chief Bromden, camminando con passi larghi, decisi verso l’amico: si sente “forte come una montagna” e in un atto estremo, lucido, vivace, pieno d’amore, “porta con sé il suo amico”, verso l’emancipazione e la possibilità di essere se stess*. 

Provi rabbia, speranza, amore e fitte di dolore, tutto nello stesso momento…. Come? 

La sceneggiatura e dialogo: “Mi sento forte come una montagna” dice Chief Bromden all’amico, parole che racchiudono l’essenza di una storia dedicata all’importanza di essere creativamente e fortemente se stess3, all’impossibilità di ciò se vieni considerat* “divers3” o “altro” in un mondo fatto di norme, regole e standard limitanti di comportamento.

Le luci e i colori: passano dai toni ombrosi, densi di blu scuri, a dei toni più leggeri, acquosi; dalla rigidità e oppressione alla fluidità di fare le proprie scelte, nonostante tutta la tristezza che ci possa essere. 

La cinematografia, riprese che seguono questi storici amici da vicino e ci comunicano l’intimità del loro rapporto e la profonda solidarietà che esiste tra di loro. La “wide” di chiusura crea un’espansione nel nostro petto, che è stato gradualmente costretto durante tutto il film. 

La musica: l’epico brano di Event e Lanfranco Perini assembla tutte le emozioni contrastanti costruite dagli altri elementi del film,  rafforzando l’uscita melanconica ma trionfante di Chief che respinge definitivamente la sua oppressione e quella del suo caro amico.

Buona visione!