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Racconta Daniel Pennac di quanto possa essere noioso il paradiso per uomo che, stanco delle angeliche piume, reclama il diritto concesso a tutti i residenti del posto: un viaggio andata e ritorno per gli inferi. Con suo grande stupore, lì scopre una bellezza tanto spiazzante da chiedere di poter visitare l’inferno una seconda volta, ben consapevole che stavolta avrebbe dovuto pagare un prezzo. Il ritorno all’inferno lo delude così tanto da chiederne spiegazione ad un diavolo. Questo gli rimprovera: “Mai confondere turismo con immigrazione”.

Le migrazioni dopotutto non sono solo prodotte dai desideri ma sono anche generate dai bisogni: “È per questo che storicamente sono inarrestabili”, dice Pennac – oggi a bordo della nave Aquarius per festeggiare un anno di attività in mare da sostenitore di SOS Mediterranee France – mentre sciorina l’elenco di tutti i popoli per secoli e secoli in viaggio dalla Russia, dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia, dalla Jugoslavia, dalla Grecia e diventati nel tempo parte della variegata identità del popolo francese.

“In un periodo di totale regressione morale i migranti sono diventati il capro espiatorio dell’Europa”, ha detto Pennac. A celebrare la missione di una nave di soccorso e di ricerca definita dallo scrittore francese “l’orgoglio dell’Europa e della Francia”, c’è Valeria Calandra, presidente di SOS Mediterranee Italia che dal febbraio 2016 ha salvato 8755 vite e accolto a bordo più di 13.000 persone, effettuando 64 operazioni di salvataggio, numero che rappresentano il 25% delle operazioni di soccorso in mare compiute complessivamente in autonomia da organizzazioni umanitarie.

Ed è la città di Palermo (Pan-Hòrmos, “la città tutto-porto” e quindi per sua stessa vocazione accogliente) a voler riconoscere il merito di chi lavora notte e giorno per sottrarre al mare i destini di uomini disperati: il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha consegnato un riconoscimento a tutti i volontari del team internazionale composto dall’equipaggio nautico-tecnico e dalla squadra di Ricerca e Soccorso oltre che dal partenariato con lo staff medico di Medici senza Frontiere.

“Palermo è un mosaico fatto di tessere, colori e forme diverse, ed ogni singolo pezzo ha un suo valore. Ogni tanto incontro una tessera preziosa e, nonostante nelle celebrazioni ufficiali io possa sembrare un po’ un pinguino, ci tengo sempre ad onorare questi incontri speciali”, ha dichiarato Orlando consegnando una nota di merito e regalando al presidente di SOS Mediterranee Germania Klaus Vogel alla rappresentanza di SOS Mediterranee Francia una copia della Carta di Palermo. “Pur senza conoscerci abbiamo avuto per anni la stessa visione di identità, di libertà e di accoglienza – ha proseguito Orlando -. Io  non sono siciliano perché nato in Sicilia o perché figlio di genitori siciliano, ma perché ho scelto di esserlo. L’identità è un atto supremo di libertà. Recentemente mi hanno chiesto quanti migranti ci sono a Palermo. Ho risposto “Nessuno”. Per me chi arriva qui diventa palermitano”.

I festeggiamenti di SOS Mediterranee continueranno fino a domenica 19, prima che la nave Aquarius prenda il largo per tornare ai soccorsi. Tra le altre iniziative in programma, sabato 18 alle 17.00, SOS Mediterranee Italia e la Soprintendenza del Mare incontreranno insieme la città di Palermo con l’apertura straordinaria dell’Arsenale della Marina Regia, per la proiezione del film-documentario “I Migranti non sanno nuotare” del giornalista francese Jean Paul Mari, racconto delle tre settimane trascorse dall’autore a bordo della nave Aquarius; il film verrà presentato dal curatore della edizione italiana, Ferruccio Frigerio di SOS MEDITERRANEE ITALIA; a seguire, un omaggio musicale degli “Alma Duo” con la cantante Glenda Scolaro e un brindisi augurale per il nuovo anno di attività di SOS MEDITERRANEE Italia.