Facce da Maghweb

 

PrintGabriele Tramontana. Laureato in Giornalismo a Palermo, si rifiuta di intraprendere una carriera nell’ambito e decide di dedicarsi anima e corpo alla coltura tricotica. Presidente e progettista di Maghweb, le sue giornate trascorrono fra mind maps e logical frameworks applicati anche alle più semplici azioni quotidiane, come ad esempio riuscire a staccarsi dal letto. Ama inserire inutilmente parole in inglese nei suoi discorsi in modalità random.

 

 

 

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Vincenzo Allotta. Nasce a cavallo fra il XIX e il XXI secolo e millanta di essere un giornalista. Si laurea nel tempo libero, frequenta un master per inviati di guerra ma se la fa addosso a prima uscita, poi intraprende stabilmente la carriera di complemento d’arredo dello Stadio Renzo Barbera e paga una tangente di duecento dizionari di inglese a Tramontana per farsi nominare vicepresidente di Maghweb. Fa cose, vede gente e trascorre il tempo libero stampando magliette con grafiche di dubbio gusto e coltivando un sano e quotidiano odio per il prossimo.

 

 

 

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Giulio Figlia. A 30 anni si accorge di possedere già da qualche anno una laurea specialistica in Scienze Politiche. Nel frattempo era diventato un pratico social media marketer e smanettone del web sottraendo tempo al sonno notturno, fatto che gli ha donato un sano colorito il cui codice (in ferramenta) è RAL 9010, #FFFFFF per i grafici, bianco puro. Progettazione a parte, il suo ruolo principale è quello di dispenser di spazzatura recuperata dalla rete che lui definisce “opere d’arte viventi”.

 

 

 

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Peppe Grado. Detto Pietrogrado nell’ambiente dell’avanguardia grafica bolscevica di primo ‘900, accumula titoli di studio particolarmente invisi ad ogni genitore con senno: prima una laurea in Scienze della Formazione poi l’iscrizione all’Accademia di Belle Arti. È il grafico di Maghweb e come tale ha l’ingrato compito di dare forma visiva a qualsiasi strampalata idea degli altri. Vive la notte nutrendosi di piccoli insetti e muschi che coltiva sotto la tavoletta grafica del suo computer.

 

 

 

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Vincenzo Leone. Tutto ciò che accade fuori dalla porta della sua cameretta è una buona scusa per un pezzo d’analisi socioeconomica di respiro internazionale. Giornalista convinto che questa professione possa cambiare il mondo in meglio, genera una tenerezza infinita in chi lo ascolta. Si diletta con scarsi risultati nella produzione di video documentari inerenti le sue vacanze e le sue uscite serali. Se un fatto non è successo negli USA per lui non è mai esistito. Ha studiato a Venezia senza incrociare Valentina Muffoletto.

 

 

 

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Giorgia Li Greci. Parte da un presupposto di vita semplice: “Se non sorridi ti odio”. Plurilaureata, progettista e fundraiser utilizza il dono divino della colorazione degli occhi come arma di abbindolamento di massa. Perennemente in ritardo ad ogni appuntamento, fra le scuse utilizzate ricordiamo con piacere: “Questa notte stavano per rubare la mia automobile ma Ratman ha sventato il furto”, “Sono rimasta chiusa dentro casa. Attendo che l’idraulico venga a liberarmi”.

 

 

 

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Epifania Lo Presti. È la versione siciliana di Heidi ma con una patologica passione per l’informazione. Universitaria accanita, giornalista, il suo nido è sui monti Sicani, a Palazzo Adriano, a lei fanno ciao le pecorelle. Tenera, piccola, con un cuore così. Ha la capacità di mandare in tilt il cervello dei malcapitati ai quali vuole estorcere informazioni, codice pin del bancomat in testa. Da Palermo a Perugia le vogliono tutti un gran bene, sopra questo confine lo Stato Italiano non garantisce la sua incolumità.

 

 

 

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Rosalba Marchese. Ottiene a Bologna una laurea specialistica in “Progettazione e gestione dell’intervento educativo nel disagio sociale” ma della lunga dicitura rimane solo il disagio. Fa parte dello staff progettazione di Maghweb nel quale il ruolo principale è quello di bacchettare chi utilizza parole inglesi entrando in conflitto con il resto del gruppo. Il suo numero fortunato è l’ottocento, amante dell’astio e del malcontento. Alla cifra preferita accompagna volentieri la prima lettera dell’alfabeto.

 

 

 

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Valentina Muffoletto. Progettista ed esperta di relazioni euromediterranee, ha passato buona parte della sua vita fra Tunisia, Siria ed Egitto. Anche in Italia, durante le sue esperienze universitarie fra Venezia e Napoli nelle quali ha ottenuto due lauree, ha sempre preferito circondarsi di gente arabofona, fatto che ha generato in lei uno stato di stordimento perenne non avendo compreso una sola parola in oltre 10 anni. Dopo tanto peregrinare torna in Sicilia senza un valido motivo.

 

 

 

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Antonella Pillitteri. Ha gravi problemi di iperattività, dentro la scatola cranica ha un cosmo di idee difficilmente organizzabili in modo logico. È diplomata all’Accademia di Belle Arti e per esprimersi ha deciso di affidarsi alla macchina fotografica, compagna inseparabile alla quale ha insegnato anche a scodinzolare. Non assume droghe ma riesce a vivere in un persistente stato confusionale.

 

 

 

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Gloria Vitale. Appassionata di università e scrittura, non ha ancora terminato né il suo corso di laurea né l’ultimo articolo che avrebbe dovuto produrre. Scompare per lunghi periodi durante i quali familiari, amici e membri dell’associazione la cercano disperatamente senza alcun riscontro. La corporatura minuta contribuisce a renderla ancor meno visibile e totalmente inafferrabile: l’ultima volta è rimasta incastrata nella fessura fra muro e armadio per 3 settimane e con il telefono scarico.

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