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giornata internazionale diritti infanziaAnche quest’anno, il 20 novembre si celebrerà la Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

La giornata celebra la data in cui la Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e da quel giorno sono passati esattamente 27 anni.

Era il 20 novembre 1989, infatti, quando a New York venne approvata la Convenzione.

Essa prevede una serie di obblighi che Stati e comunità internazionale sono tenuti a rispettare nei confronti dell’infanzia. Ad oggi quasi tutti i Paesi del mondo hanno aderito alla convenzione, eccezion fatta per gli Stati Uniti. L’ultima Nazione ad aderire, in ordine di tempo, è stata la Somalia il 20 gennaio 2015.

Nell’approvazione di questo documento fondamentale fu l’apporto della Polonia che fu la prima Nazione a proporre questa strada nel 1978, più di 10 anni prima della definitiva approvazione del 1989.

Quali sono i punti cruciali della Convenzione?

I vari articoli della Convenzione identificano quattro punti fondamentali:

  • Principio di non discriminazione sancito all’art. 2, che impegna gli Stati ad assicurare i diritti sanciti a tutti i minori, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione del bambino e dei genitori;
  • Superiore interesse del bambino, sancito dall’art. 3, prevede che in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata di assistenza sociale, l’interesse superiore del bambino deve essere considerato come preminente;
  • Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo, sancito dall’art. 6, prevede il riconoscimento da parte degli Stati membri del diritto alla vita del bambino e l’impegno ad assicurarne, con tutte le misure possibili, la sopravvivenza e lo sviluppo;
  • Ascolto delle opinioni del bambino, sancito dall’art. 12, prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano, soprattutto in ambito legale. L’attuazione del principio comporta il dovere, per gli adulti, di ascoltare il bambino capace di discernimento e di tenerne in adeguata considerazione le opinioni. Tuttavia, ciò non significa che i bambini possano dire ai propri genitori che cosa devono fare. La Convenzione pone in relazione l’ascolto delle opinioni del bambino al livello di maturità e alla capacità di comprensione raggiunta in base all’età.

Per quanto riguarda l’Italia, il nostro Paese ha attuato la Convenzione il 5 settembre 1991.

Ricordiamo oggi, quindi, questo importante traguardo di civiltà nella speranza che presto anche gli Stati Uniti possano aderire alla Convenzione in modo di dare ancora maggiore forza e valore simbolico ai risultati raggiunti a livello mondiale.